Informazioni su Oslo
tratte, tradotte ed adattate da Renato Gallmetzer dal testo di el Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Oslo

Oslo è la capitale della Norvegia ed ha 517,401 abitanti, l'11.4% della popolazione norvegese. L'area metropolitana si estende all'area circostante di Akershus ed ha 783,829 abitanti (gennaio 2002). Il distretto urbano di Oslo (bykommune) e la provincia di Oslo (fylke) sono identici e coprono un'area di 454,0 km², di cui 115 km² edificati e 7 km² in aree rurale. Le aeree aperte all'interno della città coprono 22 km².

Oslo è locata alla fine dell'Oslofjord che si apre verso sud; per il resto la città è circondata da verdi colline e montagne. Entro il confine cittadino vi sono 40 isole, la più grande è Malmøya (0,56 km²). Oslo inoltre ha 343 laghi, di cui il più grande è il Maridalsvannet (3.91 km²). Questi laghi sono anche la principale risorsa idrica per l'acqua potabile della città. Il punto più elevato è il Kirkeberget con 629 metri/slm. Oslo fu fondata nel 1048 da re Harald Hardråde. L'origine del suo nome è abbastanza incerto. Fu designata capitale sin dal regno di Håkon V (1299-1319), che fu il primo reggente a risiedere permanentemente nella città e che iniziò la costruzione del castello di Akershus. Cent'anni più tardi la Norvegia divenne parte debole nell'unione personale con la Danimarca ed Oslo fu rilegata a ruolo amministrativo per le forze danesi.  Il fatto che l'università di Oslo fu fondata solo nel 1811 ebbe un'effetto dannoso sullo sviluppo della nazione.

Quando ero giovane la capitale della Norvegia non si chiamò Oslo. Ebbe il nome di Christiania. Ma col passare del tempo i Norvegesi decidettero di abbandonare quel grazioso nome ed al suo posto la nominarono Oslo. -- Roald Dahl, Boy.

Oslo fu distrutta da un incendio nel 1624 e fu ricostruita da re Christian IV di Norvegia che le diede il nome di Christiania (più tardi Kristiania). Il nome originale di Oslo fu ripristinato solo nel 1924, ma già molto tempo prima Oslo ricuperò il suo stato di centro commerciale e culturale del paese. Molti edifici importanti furono costruiti nel 19° secolo, tra cui il palazzo reale (1825-1848), il parlamento (1861-1866), l'università, il teatro nazionale e la borsa. Tra gli artisti di fama mondiale che vissero ad Oslo vi fu Henrik Ibsen, Edvard Munch, Knut Hamsun e Sigrid Undset (gli ultimi due vinsero il premio Nobel per la literatura).

L'importanza di Oslo quale centro di vita culturale ed economica era ed è tuttora fonte di considerevoli attriti e controversie. Anche in quest'ultimo secolo la situazione non è cambiata molto, nonostante gli innumerevoli sforzi di decentralizzazione con incentivi agli investimenti in altre regioni e lo spostamento di istituzioni governative fuori dall'area regionale di Oslo.

Intorno al 1870 in una poesia dello scrittore Bjørnsterne Bjørnson, la città fu nominata Tigerstaden (città delle tigri). Col passare degli anni questa denominazione raggiunse uno status semiufficiale ed ai festeggiamenti millenari di Oslo fu celebrata con una serie di statue di tigri poste intorno al municipio. Un quadro molto rude della città fu disegnato nel 1890 da Knut Hamsun nella sua novella Sult (fame) e nel 1966 ne fu fatto anche un film.

Sono pubblicati ad Oslo i giornali:
el Aftenposten, el Verdens Gang, el Dagbladet, el Dagsavisen .


Alcuni punti d'interesse


Collegi


Communicazioni

Aria Mare

Traghetti giornalieri per:

Treni

Collegamenti per:


Trasporti pubblici

Tutti i trasporti pubblici di Oslo operano con un sistema a biglietto unico, permettendo trasferimenti liberi per il periodo di un'ora.


Amministrazione

La città di Oslo costituisce anche provincia (fylke) ed è governata da un governo cittadino (Byråd) basto sul principio del parlamentarismo. Il governo è composto da 6 membri di consiglio denominati commissari (byråder, sing. byråd), ed è nominato dal collegio cittadino, che è anche la massima autorità della città. Il collegio cittadino è composto da 59 rappresentanti eletti dal popolo.

A seguito dell'ultima riforma del 1° gennaio 2004, la città e stata divisa in 15 distretti (bydel) per estenderne l'autogoverno:

In aggiunta a questi distretti esistono:


Link esterni



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